Oggi a Golosaria, con la presentazione del GattiMassobrio  2017, il premio alla coppia che quest'anno taglia il traguardo di 70 anni di Milano

È il gennaio del 1946. La guerra è appena finita. Un ragazzo di dodici anni, lasciata la sua terra natale, la Toscana, arriva a Milano, con la grinta di chi vuole conquistare il mondo. È Aimo Moroni, classe 1934, di Pescia. Il capoluogo lombardo è la piazza dove i sogni posson diventare realtà. Il fratello di suo papà Armando, Silvio, ha un chiosco in piazzale Corvetto e un triciclo per la vendita di caldarroste (in inverno) e gelati (in estate). Inizia così.

Il 21 aprile 1946 la svolta. Pietro Matteoni, patron di Da Gioacchino, ristorante toscano in Milano, in piazza Mercanti, lo "imbarca". Mansioni? Sala, lavapiatti, spesa...tutto quello che serve. Allora era così.

Condizione per essere in squadra, voglia di lavorare. Quel giovane toscano ne ha da vendere, e in poco tempo rivela di che stoffa è fatto. Questi i primi passi dell'avventura dell'uomo che nella sua carriera diventerà uno dei più grandi chef del mondo. Poi? L'incontro con Nadia, e la loro unione.

Da Aimo, il primo locale, aperto nel 1955, in via Copernico. Quindi l'approdo nel 1962, in via Montecuccoli, dove anno dopo anno si svela la grandezza di Aimo e Nadia.

Sempre, la spesa, frutto della ricerca costante e instancabile delle eccellenze italiane. Quindi la fama. Oggi per tutti Aimo e Nadia sono "La" cucina italiana.  

E lo sono per la valorizzazione dei migliori prodotti della terra, del mare e dell'agroalimentare del nostro Paese. Lo sono per quel gusto di accogliere, di raccontare, che è nel DNA del nostro popolo. Lo sono per le decine di piatti che hanno creato, dando dignità senza pari con tecnica e intelligenza, alle grandi ricette della cucina regionale. Un piatto per tutti, gli spaghetti al cipollotto, forse il piatto più imitato (mai con lo stesso risultato!) al mondo. Lo sono per la scuola di cui sono i maestri, e che tra i numerosi, grandissimi, allievi, vede innanzitutto la figlia Stefania, Alessandro Negrini, Fabio Pisani, Nicola Dell'Agnolo e Alberto Piras, oggi al timone de Il luogo di Aimo e Nadia, il ristorante oggi tra i migliori del mondo, dove l'avventura iniziata quel gennaio del 1946, continua a gonfie vele.

Oggi a Golosaria si presenta la nuova edizione del GattiMassobrio. La cerimonia si aprirà con la consegna di un premio speciale ad Aimo e Nadia. 70 anni di vita a Milano. Un dono senza eguali alla città. Un'avventura che è esempio per tutti i giovani che vogliono fare accoglienza e ristorazione. Da parte nostra. Grazie Aimo e Nadia!

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