Un localino informale sui Navigli che conta solo 28 posti che propone una cucina creativa e curiosa e un'ottima scelta di vini al bicchiere

Il 28posti di Milano (via Corsico, 1 - tel. 02 8392377 - www.28posti.org) prosegue il suo cammino, oggi nelle mani di Marco Ambrosino, cuoco partenopeo di 32 anni, decisamente bravo con alcuni spunti originali. 

Merita spendere due parole sul progetto architettonico di questo locale poiché i lavori edili sono stati eseguiti dai detenuti dell'Istituto Penitenziario di Bollate, mentre i tavoli, le porte e le armadiature sono stati realizzati in un laboratorio di falegnameria all'interno del carcere stesso, grazie alla partnership dell'associazione Liveinslums. Inoltre molti oggetti del ristorante provengono dalla baraccopoli di Mathare e dal laboratorio del ferro di Jua Kali (Nairobi); le lampade invece sono state realizzate da Alvaro Catalan De Ozon con un gruppo di indigenti emigrati a Bogotà. 

Il luogo è ambientato sui Navigli: posteggi l'auto a porta Genova e poi ti butti nella movida giovanile di questo angolo di Milano. I locali qui sono tutti raccolti e di piccole dimensioni, come questo 28 posti che si riempie ogni sera di gente pronta a fare un’esperienza. Ottima anche la scelta dei vini a bicchiere e della carta dei vini in genere: pochi, come i posti a sedere, ma di assoluta qualità e non scontata. Un plauso va al servizio che è gentile, veloce, ma soprattutto capace di intuire le esigenze di chi sta seduto in uno dei 28 posti. E poi un plauso va anche al menu con una dozzina di portate, dolci compresi. 

Qui solitamente si viene per il menu a sorpresa dello chef di 5, 8 o 10 portate, ma dalla piccola carta si può provare l'azzardo della verza fermentata, tartufo e bergamotto oppure la sostanza del baccalà affumicato con misticanza, aceto di mele e pere. Molto buoni i tagliolini porro fondente, polvere di cappero e limone candito, che fanno il paio con spaghetti burro acido, tabacco, aringa. Fra i secondi tre scelte. Un notevole agnello presalé, il coniglio à la royale oppure il piccione semi, tagete. Creativi anche i dolci: finocchio, sambuco, limone e cioccolato bianco oppure aglio nero, zenzero, ostrica e fumo. Più tranquillo il crème caramel, dragoncello, pepe. 

Una situazione culinaria creativa, curiosa, e con prezzi da grande cucina, nonostante l'informalità del locale.

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