La sfida della famiglia Ricciardella: qualità e gusto a prezzi ragionevoli, in un locale di cui si sentirà parlare

Segnatevi questo indirizzo: Cascina Vittoria (via Roma, 26 – tel. 0382923772) di Rognano (Pv), in provincia di Pavia, ma raggiungibile comodamente con poca strada da Milano (è a due passi dal casello di Binasco dell’autostrada A7). È uno di quei locali che un goloso, un gourmet, chi si intende di cose buone, non può non appuntarsi tra i più preziosi. È un baluardo del gusto da cui si esce in un solo modo: felici.

L’ambiente sarà la prima sorpresa. Lasciate le periferie delle città (Pavia e Milano, le più vicine, appunto), in pochi minuti, condomini alveare, fabbrichette e panorama metropolitano, saranno un ricordo. Qualche minuto, e la strada vi regalerà un colpo d’occhio della Lombardia dimenticata, quella con campi e pioppeti. La vostra meta, una cascina di fine Ottocento, meravigliosamente ristrutturata (come vedrete poi dalle foto, dai titolari!). Parcheggiate nel comodo parcheggio (che se venite dalla città, vi sembrerà un sogno) ed entrate.

La seconda sorpresa? Gli interni, caldi, di eleganza rustica, con una sala più ampia, e una raccolta, romantica, con il camino, che potrete raggiungere salendo la bella scala in ferro battuto. In estate, diciamo subito, che la corte sarà l’approdo ideale per chi ama mangiare all’aperto. Vi basterà dare un’occhiata per capire che qui si sta bene per una cena “importante”, di lavoro o d’amore, sfruttando la saletta raccolta, ma anche in compagnia in famiglia o con gli amici, usando la sala al piano terra. Questa attenzione a tutte le esigenze,vi anticiperà quella che sarà la terza sorpresa. La più importante.

Qui opera una famiglia, i Ricciardella – papà Giuseppe e mamma Vittoria, in sala, e i quattro figli, Marco, sommelier, Giovanni, chef “Giò”, Alessandro, alla brace e Simone, affiancati da un ottimo staff di bravissimi giovani – la cui serietà nel proporre il meglio e la passione nel lavoro, rasentano la “follia”. Usando la definizione cara a Luigi Veronelli, sono veri “angeli matti”. I motivi? Le materie prime sono eccezionali, e non per modo di dire. Fuori avrete visto orti e frutteti di proprietà da cui arrivano verdure e frutti secondo la stagione, pane e grissini son fatti in casa, così come la pasta, trafilata a bronzo, la carne è solo di femmine di scottona piemontese sotto i 30 mesi di età, e con frollatura minima di 30 giorni, la pasticceria è realizzata con uova delle loro galline, gli ingredienti mancanti, sono di artigiani fuoriclasse dell’agroalimentare italiano.

La cucina è uno spettacolo, e propone una linea di piatti che regala vere emozioni attraverso profumi e sapori autentici, e, ahinoi, oggi dimenticati. Le pizze, che completano l’offerta, sono realizzate con le farine Petra® del sommo Molino Quaglia e farcite con ingredienti che sono il meglio del nostro Golosario, perché qui han scelto la via della “distinzione” (da sole, varrebbero il viaggio!).

Con Marco, che è sommelier talentuoso e carismatico (e che vi regalerà abbinamenti che faranno la gioia degli enofili più esigenti) e chef Giò (un giovane che, con i numeri che ha, ricordatevi, farà strada!) a guidare l’affiatatissima squadra, toccherete il cielo con un dito con millefoglie di melanzana e le tre consistenze del Parmigiano, caldo freddo e croccante, con una delle pizze da sogno (da andar giù di testa con quelle farcite con i salumi di Paolo Parisi e Marco d’Oggiono), o con uno dei primi, e in particolare con uno dei formidabili risotti (da provare quello alla milanese, evviva!), con lo strepitoso bollito o con uno dei must del locale, la carne alla brace (buona come non ve la ricorderete di aver mangiata!). C

hiuderete con la pasticceria fresca della “Cascina” che potrà avere il gusto della mini cheese cake ai frutti di bosco. Ultima chicca? I prezzi, di rara moderazione! Questa è eccellenza italiana! Sono grandi! Saranno famosi!

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