Lumìa è limone nel dialetto di Paternò, Catania. L’amaro di lumia era il rimedio contro la cattiva digestione che gli abitanti della cittadina, ai primi del '900, acquistavano in una delle farmacie locali.

Quella del Lumìa è una delle tante storie che vanno a comporre la geografia degli amari italiani nati dalla sapienza dei farmacisti d’antàn. Anche in questo caso c’è voluta una generazione nel mezzo che abbandonasse la produzione per lasciar spazio ai più giovani di andare a ricercare le loro radici.

Magiantosa di Paternò (www.magiantosa.it - tel. 3452413840 - via Niccolò Machiavelli, 18/a) è il nome dell’azienda che ha seguito proprio questo iter e ha tutte le carte in regola per affermarsi sulla scena degli amari italiani. Il nome deriva dalle iniziali dei 4 soci - Matteo, Gianfranco, Antonio (tonio) e Santi - che hanno creato la start up.

La ricetta è invece quella della nonna farmacista di uno dei quattro e ha, tra le sue particolarità, l’utilizzo oltre che del succo anche della scorza del limone. Il risultato è gradevolissimo: Lumìa ha un’alcolicità moderata e si gusta fresco, così da assaporarne maggiormente la nota amara e il sapore di limone.

Al naso le sue note migliori, con il profumo di limone netto, pulito e naturale. È ottimo da gustare in purezza ma può anche dare buoni risultati nella miscelazione. Il nuovo packaging, con l’etichetta nera e oro su una bottiglia di vetro importante lo rende ancora più bello.

Il Vinitaly 2017 è stato quasi un lancio per quest’azienda nata da poco più di un anno. E il debutto li ha visti trionfare con il riconoscimento Agrifood Golosario.

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