In piazza dei Signori l'ex rugbista Michele Birtig ha aperto un locale contraddistinto dalla carta dei vini naturali, cura nel bere miscelato, una bella proposta di piatti

Chiedete ad un padovano perché non c'è la Bilancia tra i segni della Torre dell'Orologio. Ognuno avrà la sua risposta, è magari più d'una è quella giusta. L'antico orologio astronomico che domina piazza dei Signori, datato 1344,  è la più antica macchina del suo genere al mondo. Uno spettacolo da guardare incantati col collo all'insù. Ma anche tranquillamente seduti nel dehors del Gran Caffè Diemme, che si affaccia sulla piazza.

Lo ha aperto nel 2010 Michele Birtig - un passato da rugbista professionista tra Italia e Francia, grandissimo appassionato di vini naturali (o “solo uva” come li chiama lui) – assieme alla famiglia Dubbini del Caffè Diemme. In questi anni è divenuto un luogo dove si bevono miscelati perfetti. Ma non solo.

Il locale è molto accogliente, reso “vissuto” dalle foto in bianco e nero che raccontano una Padova che basta percorrere a piedi per scoprirla a colori. Il bancone, al centro, aperto su due lati, è un'intuizione “newyorkese” di Birtig, e offre una quindicina di sedute per chi vuole mangiare, bere una birra o un bicchiere di vino. Ma permette anche di vedere il lavoro dei barman. Oltre Michele, miscelano anche Jo, la sua compagna, e il bravo Silvio Inguanta.

Di essere capitati nel posto giusto lo si intuisce dalle bottiglie di vino e distillati presenti. Quando arriva il menu se ne ha la certezza. Fin dalla grafica in bianco e nero moderna e originale, e poi per le proposte. “Nessuna voce in questo menu è stata inserita a caso” è scritto a grandi lettere al centro del menu. Ed è così. Dai cocktail – per la stagione estiva c'è un'apposita sottolista, mentre i classici sono suddivisi tra “aperitivi”, “un po' più strong” e “i grandi classici interpretati da noi” - alla piccola selezione di birre, tutte particolari (alla spina c'è la Tipopils di Birrificio Italiano, ci sono tre birre artigianali in bottiglia più una bella selezione di acide belghe). 

È una miscelazione che prende spunto dalle icone - manhattan, martini, boulevardier, clover club, hanky panky, negroni, old fashioned – e lavora di twist, spesso con ingredienti “territoriali” (il Bitter Gagliardo, per esempio) e che fa degli home made - sciroppi, bitter, sali aromatizzati - una carta vincente.

Ma ridurre il Gran Caffè Diemme ad un luogo del buon bere miscelato è riduttivo. Perché è aperto tutto il giorno, e offre una ristorazione ricercata (lo chef è Nicola Cogo) che mescola Italia e Francia, fusion e tradizione, per un modello bistrot assolutamente attuale. E poi per i vini naturali, grande passione di Michele Birtig. “Perché mi sono appassionato a questa tipologia? Mi piace la vitalità, le cose mai uguali”. In carta oltre un centinaio di etichette “solo uva” - tanta Francia, ma anche Italia e resto del mondo.

È un bel luogo, da vivere tutto il giorno, in una bellissima piazza di una splendida città. Perché non andarci?

La ricetta - Americano “Gagliardo”



45 ml Vermouth Cocchi
30 ml Bitter Gagliardo
zest di arancia

Tecnica build over ice. Decorare con una zest di arancia.

Gran Caffè Diemme

piazza dei Signori, 17 – Padova
tel. 0495913903 - www.grancaffediemme.it

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