Domani ad Alba “Nebbiolo Noblesse” con i produttori di spumanti da uve Nebbiolo di Piemonte e Valle d’Aosta

Grande attesa per “Nebbiolo Noblesse” (info www.nebbiolonoblesse.it), la manifestazione che domani ad Alba, negli spazi messi a disposizione dalla Banca d’Alba, in via Cavour 4, ospiterà i vignaioli produttori di spumanti da uve Nebbiolo di Piemonte e Valle d’Aosta. Un evento che sarà l’occasione di scoprire come sua maestà il nebbiolo non sia solo il vitigno autoctono che dà quelli che sono alcuni dei più grandi rossi del mondo, ma è anche vocato alla spumantizzazione. Abituati a vedere come sinonimi di Nebbiolo Barolo, Barbaresco, Roero, Gattinara, Carema, Donnas, si è trascurato che la spumantizzazione del nobile vitigno tricolore, è tradizione che continua dal 1800. Il primo documento è datato 1787: si tratta di un resoconto sulla visita a Torino del presidente americano Thomas Jefferson che «alloggiando all’hotel Angleterre beve vino rosso di nebbiolo, trovandolo vivace come lo Champagne».

Dal 2010, un gruppo di sei aziende porta avanti il progetto Nebbione: un metodo classico 100% nebbiolo che riposa 45 mesi sui lieviti. Sono sei delle 20 cantine che saranno presenti domani a “Nebbiolo Noblesse”. Oggi la produzione di bollicine di Nebbiolo si attesta intorno alle 200 mila bottiglie. La prima parte della giornata sarà dedicata a ristoratori, enotecari, giornalisti, sommelier e operatori professionali (dalle 12 alle 18). Con l’aperitivo, dalle 18 alle 20, le porte si apriranno e sarà consentito l’ingresso al pubblico (biglietto a 20 euro, con assaggi liberi e degustazioni di Prosciutto Crudo di Cuneo e di sushi del Maslè, locale macelleria di Torino).

A questo evento e ai produttori che hanno intrapreso questa via, brindiamo con uno dei “bicchieri” che sarà possibile conoscere domani, e che ci ha stregato. È quell’Extra Brut Metodo Classico Nebolè di Travaglini di Gattinara che conquistò il nostro Paolo Massobrio e che lo spinse, sulla Stampa, a sostenere sin dagli inizi questo progetto. Dal colore giallo paglierino con riflessi oro, ha spuma persistente e perlage fine, naso elegante con note di mela, pera, agrumi, e in particolare cedro, bergamotto e pompelmo, mentre al palato ha freschezza e buona struttura, sorso minerale e sapido, lunga persistenza.

ILGOLOSARIO WINE TOUR 2023

DI MASSOBRIO e GATTI

Guida all'enoturismo italiano

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia